Ladri di biciclette

 

Da "Che cos'è il cinema?"di André Bazin

|...| Da "LADRI DI BICICLETTE" si può dedurre che dalla disavventura dell'operaio, la condanna di un certo modo di rapporti fra l'uomo e il suo lavoro, il film non riduce mai gli avvenimenti e gli esseri umani a un manicheismo economico e politico. Si guarda dal barare la successione dei fatti in una cronologia accidentale, ma trattando ognuno di essi nella sua integrità fenomenica |…|

|…| Gli avvenimenti e gli esseri umani non sono mai sollecitati nel senso di una tesi sociale. Ma la tesi ne esce tutta agguerrita a tanto più irrefutabile in quanto non ci viene data che in sovrappiù. E' il nostro spirito a ricavarla e a costruirla, non il film |…|
|…|Il bambino è testimone intimo, il coro particolare collegato alla sua tragedia. Ha quasi evitato il ruolo della donna per incarnare il carattere privato del dramma nel bambino. La complicità che si stabilisce tra padre e figlio è di un sottigliezza che penetra fino alle radici della vita morale |…|

|…|Non sarebbe esagerato dire che LADRI DI BICICLETTE è la storia della camminata per le strade di Roma di un padre e di suo figlio. Che il bambino stia davanti, dietro,a fianco o, al contrario, come nel caso del broncio dopo lo schiaffo, ad una distanza vendicativa, il fatto non è mai insignificante. E' al contrario la fenomenologia della storia |…|

|…| L'assenza di attori professionisti, e la scomparsa della messa in scena è ugualmente il frutto di un progresso dialettico nello stile del racconto. L'avvenimento basta a se stesso senza bisogno che il regista abbia bisogno di rischiararlo per mezzo di angolazioni. Scomparsa dell'attore, scomparsa della messa in scena? Certo, ma perché alla base di LADRI DI BICICLETTE vi è prima di tutto la scomparsa della storia |…|

|…| Il film si svolge sul piano dell'accidentale puro: la pioggia, i seminaristi, i quaccheri cattolici, la trattoria …
Tutti questi avvenimenti, sembrerebbe, sono intercambiabili, nessuna volontà sembrerebbe organizzarli secondo uno spettro drammatico |…|

|…| De Sica a saputo trovare la dialettica cinematografica capace di superare la contraddizione dell'azione spettacolare e dell'avvenimento. Niente più attori, niente più storia, niente più messa in scena, cioè finalmente nell'illusione estetica della realtà: niente più cinema |…|

Da "Ladri di biciclette" di Gaime Alonge

|…| Mondo dell'immagine dell'Italia che usciva dal fascismo con le lacerazioni della guerra, dell'occupazione tedesca e di un'endemica arretratezza. Quella che fu immediatamente chiamata la "scuola italiana " divenne un punto di riferimento obbligato per definire i nuovi sviluppi dell'estetica del film come in passato lo erano stati l'espressionismo tedesco e il "realismo poetico" del cinema francese |…|

|…| Ruolo fondamentale fu svolto da Cesare Zavattini sceneggiatore di tutti i principali film di Vittorio De Sica |…|