Liceo Artistico Cassinari
FISIONOMIA
Da molti anni la scuola ha sposato l’idea che la formazione nel settore artistico dovesse andare nella direzione di un netto rifiuto del concetto di standard formativo, per promuovere con determinazione una formazione fortemente individualizzata, che sapesse tener conto e valorizzare le vocazioni e le inclinazioni di ogni studente.
Da tale considerazione è nata la necessità di porre a fianco della cultura dei linguaggi, lo sviluppo della creatività, considerata ambito privilegiato per la crescita di una diversità che è segno di rispetto per l’individuo e occasione di affermazione del diritto di cittadinanza.
Sulla scorta di tale convinzione è nata l’area elettiva o dei progetti della scuola, come occasione nella quale ciascun individuo può maturare in modo assolutamente originale, la propria vocazione.
Tale operazione, che ha investito direttamente tutta la popolazione studentesca, ha determinato una riconsiderazione del ruolo del Docente come professionista della formazione, dotato anch’esso di una libertà che è garanzia di valorizzazione delle personali capacità: tale ripensamento ha posto l’individuo Docente al centro dell’operatività ed ha individuato le potenzialità personali come risorsa di diversità da mettere al servizio di un sistema articolato, che si fonda sull’esercizio della libertà.
La valorizzazione della diversità, intesa come risorsa, ha condotto la scuola ad accogliere il principio universale di integrazione che pone oggi l’attenzione verso l’ambito della multiculturalità come verso il mondo dell’handicap, considerando quest’ultimo come fatto di ulteriore diversità, soggetto ad integrarsi ed a costituire al pari delle altre diversità una risorsa per la realizzazione dell’obiettivo di una scuola autenticamente aperta.
Il Liceo Artistico pertanto si definisce oggi come la somma di molti princìpi ideologici, dei quali nessuno si è perduto o è stato rinnegato in una logica di un autentico pluralismo culturale.
Il Liceo Artistico pertanto sposa oggi, come al suo inizio, l’idea di voler essere scuola dei linguaggi, e al tempo stesso opera nella direzione della interazione di questi, della creatività, della formazione individualizzata; essa è scuola dell’integrazione e della multiculturalità.
Ciò che ci preme tuttavia porre all’attenzione dei nostri nuovi iscritti è l’assetto di complessità che il Liceo “Cassinari” ha assunto nella presenza di una molteplicità di “anime”, che armonicamente convivono e costituiscono l’oggetto del nostro formare.
OBIETTIVI EDUCATIVI
Il Liceo Artistico Statale “Bruno Cassinari” di Piacenza svolge una seria azione formativa nei confronti di quegli studenti che, scegliendo questa scuola, manifestano interesse e vocazione nei confronti delle arti figurative, della progettazione architettonica, dell’audiovisivo e della multimedialità, del design, della comunicazione grafica, della scenografia, della tutela del patrimonio costituito dai Beni Culturali, della Musica e dei linguaggi espressivi in generale.
Il percorso formativo attraverso il quale sono condotti gli allievi si svolge attraverso i due paradigmi essenziali del “conoscere” e del “saper fare”.
Obiettivo finale è l’acquisizione di conoscenze e competenze specifiche, la formazione di un giudizio autonomo e di capacità di operare criticamente.
La conoscenza dei linguaggi specifici delle discipline, ed in particolare per quelli relativi all’area di indirizzo, si raggiunge attraverso la decodificazione, l’analisi dei percorsi formativo-culturali e la progettazione, individuandone le ragioni di essere in una dimensione storica e culturalmente approfondita.
Acquisizione di contenuti, cioè di princìpi, teorie, concetti, termini, regole, procedure, metodi, tecniche
- sono l’insieme di alcune conoscenze teoriche afferenti ad una o più aree disciplinari
Utilizzazione delle conoscenze acquisite per risolvere situazioni problematiche o produrre nuovi “oggetti” (inventare, creare)
- sono l’applicazione concreta di una o più conoscenze teoriche a livello individuale
Utilizzazione significativa e responsabile di determinate competenze in situazioni organizzate in cui interagiscono più fattori (attrezzature, strumenti) e/o più soggetti e si debba assumere una decisione
- sono le “capacità elaborative, logiche e critiche”.
Strutturazione dell'attività didattico-formativa
L’attività didattico-formativa della scuola si articola su tre livelli, tenendo presente che tra essi sussistono spazi di coesione, sia concettuali (affinità, complementarità di contenuti), che fisici (compresenza di docenti).
Il Piano dell’Offerta Formativa, dando forma certa alla strutturazione delle attività intende ricondurre ad un unico disegno organico i tre tipi di esperienze fino ad oggi realizzate: la didattica tradizionale, le esperienze interdisciplinari, i corsi dell’area elettiva e dei progetti.
Tali esperienze si sviluppano rispettivamente nell’ambito delle seguenti aree:
Area degli obiettivi disciplinari
saperi fondamentali delle discipline
Si definisce come luogo in cui le discipline concorrono direttamente al conseguimento dei contenuti e degli obiettivi formativi e metacognitivi previsti dal curricolo definito dall’istituto in base al regolamento per l’autonomia scolastica. Tale azione afferisce in primo luogo ai saperi fondamentali e si avvale criticamente delle valenze epistemologiche delle discipline.
Area dei progetti pluridisciplinari e trans-disciplinari
concorso, incontro e confronto tra le diverse discipline
Si definisce sia concettualmente, che fisicamente, come luogo in cui i contenuti, gli obiettivi formativi e metacognitivi previsti dal curricolo sono conseguiti attraverso il concorso, l’incontro e il confronto tra diverse discipline, aree del sapere e dell’esperienza. Poiché in tale area si effettuano unità didattiche pluridisciplinari e transdisciplinari legate ai progetti, i Docenti, oltre alla possibilità di essere in compresenza, possono avvalersi occasionalmente di esperti.
Area delle attività elettive e dei progetti
formazione diversificata e individualizzata che sappia rispondere alle inclinazioni degli studenti
Nella logica che ha sorretto già negli anni passati le sperimentazioni dell’Autonomia, ovvero nella direzione di promuovere una formazione diversificata e individualizzata agli studenti, che sappia rispondere alle inclinazioni ed alle aspirazioni di questi ultimi, nell’area della elettività si realizzano progetti (corsi, seminari, attività motorie e sportive, ecc.) su tematiche affini a quelle trattate nelle altre aree e dipartimenti, come momenti di approfondimento e occasioni di ricerca. Le attività sono destinate a gruppi di studenti non necessariamente legati alla stessa classe o allo stesso anno di corso.